pag. 168 - prezzo 15,50€
in uscita oggi
Sinossi: Sin da bambino, Julien Hugo sa di aver qualcosa di
strano. Pensa troppo, grida troppo, non cammina. Gli piacciono le ruote e tutto
ciò che gira, perché il movimento circolare lo fa sentire bene. Gli piacciono i
rumori che salgono dalle tubature, perché lo mettono in contatto con il cuore
della Terra. Non ama il mondo esterno, infatti non parla con nessuno. E’ un
sognatore, che trova nei sogni la libertà. E’ autistico, affetto da una forma
grave dalla sindrome di Asperger.
Poi un giorno, Hugo decide di uccidere Julien, il suo
vero nemico, che vive dentro di lui e non gli permette di essere come gli altri.
Verso i 6 anni dice a sua mamma che vuole cambiare nome e sarà ai 18, dopo un
lungo percorso, che l’incontro con il teatro lo aiuterà definitivamente a
trovare un autocontrollo tutto personale. Hugo diventa “imperatore di se
stesso” per uscire dall’isolamento. Oggi è un attore e un regista affermato,
uno dei pochi che ha superato l’autismo.
Un racconto lucido in prima persona, che con la
voce di bambino ci fa entrare nel suo mondo e guardare fuori attraverso i suoi
occhi. Un mondo difficile e ostile, dove c’è spazio solo per chi è
“normale”. Horiot rievoca con immagini potenti e uno stile asciutto le sue
sensazioni, la sua battaglia contro se stesso, il suo incessante dialogo
interiore, il rapporto con la madre che coraggiosamente l’ha
sostenuto.
Una forte presenza sulla stampa e media francesi ha
sostenuto questa storia dolorosa e toccante che per una volta ci fa vedere le
cose da un punto di vista nuovo.
L'autore: Hugo Horiot ha trent’anni, vive a Parigi, ed è attore e regista
teatrale. Quando lui aveva 8 anni sua madre, Françoise Lefevre, ha vinto il
premio Goncourt des Lycéens per il libro Le petit prince cannibale. Dopo
essersi sentita spesso colpevolizzata per l’autismo del figlio, Françoise
raccontava lì la sua esperienza di madre che decide di educare da sola il
proprio figlio, rinunciando ai metodi allora diffusi.
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