pagine 518 - prezzo 19,50€
Sinossi: La ricostruzione letteraria di un fatto di cronaca: quello di Elisabeth Fritzl, rinchiusa in cantina da suo padre per 24 anni.
Amstetten,
Austria, 1984. Angelika (nome di
fiction) compie diciotto anni, l’ultimo compleanno che festeggerà al piano di
sopra della villetta in cui vive con la famiglia. Ben presto suo padre, Josef
Fritzl, la rinchiuderà in cantina: un bunker costruito sotto gli occhi di
tutti da lui in persona, ingegnere, senza destare sospetti. Per la ragazza è
l’inizio di un incubo: ventiquattro lunghi anni di segregazione e abusi che
il padre infliggerà ad Angelika e ai figli che avrà da lei, esercitando su
quel “popolo della cantina” il proprio desiderio di onnipotenza, concedendo o
negando l’acqua e la luce, inducendo o placando la fame e la sete. Nel
silenzio più totale di moglie, vicini, autorità: nessuno ha mai sentito né
visto nulla.
Un
romanzo-verità in cui l'autore ricostruisce una notizia di cronaca che ha fatto il giro
del mondo e il caso giudiziario che ne è seguito. Da una parte indaga
in prima persona, evidenziando errori e colpevoli omissioni dell’inchiesta
ufficiale. Dall’altra, immagina parole e rituali della quotidianità
mostruosa nel sottosuolo, ipotizza il futuro delle vittime, si cala nella mente
del carnefice. Alla ricerca di spiegazioni e verità che solo dentro un
romanzo sembrano tollerabili.
L'autore: Régis
Jauffret - Nato nel 1955 a Marsiglia, è autore di numerosi
romanzi, tra cui Il banchiere (Barbès, 2011). È considerato una delle
voci più significative della narrativa francese contemporanea. Le sue
opere, che scavano nelle zone d’ombra della psiche, gli hanno valso numerosi
premi letterari, tra cui il Prix France Culture-Télérama e il Prix
Femina. In Francia è appena uscito
La Ballade de Rikers Island, ispirato al
caso Strauss-Kahn.
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