Il romanzo è incentrato sulla figura di Donato Leone, giovane lucano che dopo la disfatta di Caporetto diserta e fugge col suo amico Totore verso "il nuovo mondo" sistemandosi nella Grande Mela. Il romanzo è diviso in tre parti, la prima è il racconto di Tommy King Senise, amico di Danny (così si farà ribattezzare negli USA Donato), che narra il periodo trascorso negli States tra successi e rivalsa del povero immigrato che riesce a farsi una posizione; la seconda è il racconto di Daniele Racovich, medico dell'ospizio dove Danny finisce in vecchiaia e che si scopre essere il suo unico figlio; la terza ed ultima parte è, invece, il racconto di Larry jr Galvano, figlio di Totore e praticamente un nipote per Danny, che ne ricorderà la memoria grazie allo scambio epistolare avvenuto negli anni tra suo padre e zio Danny.
Un racconto come tanti di uno di quegli uomini emigrati lontano in cerca di fortuna e che in un modo o nell'altro sono tornati alla propria terra, Celenne per l'appunto, in preda alla nostalgia del passato e delle proprie origini, ma senza dimenticare il Paese che tanto ha dato loro e portandone con sè la sua innovazione in modo da poterla condividere con i ritrovati compaesani. Uno spaccato anche dell'Italia del fascismo e del secondo dopoguerra che ha segnato la vita di molti.
Una lettura leggera tutto sommato sebbene lasci un velo di malinconia e un pò di nostalgia per il sogno americano che è stato di tanti nel passato.
Nessun commento:
Posta un commento