Jasmine si ritrova in carcere con l'accusa di aver ucciso suo marito durante una vacanza e così decide di chiamare in suo soccorso Cassandra, la sua migliore amica dai tempi del college. Dall'avvocato difensore viene chiesto a Cass di scrivere tutto ciò che le viene in mente circa la sua amica per capirne qualcosa e così si assiste ad un lungo flashback che rappresenta quasi l'intero romanzo ovvero tutto ciò che è successo a partire dal 20°anniversario di matrimonio di Jazz.E' quella sera che si insinua in Jasmine il sospetto del tradimento di suo marito che si rivelerà di tipo seriale e la spingerà a vendicarsi con la stessa moneta fino ad un certo punto.
Nei discorsi tra amiche, c'è anche Hannah, si insinua che la vita di Cass sia triste e il suo matrimonio ormai alla frutta e così Cassandra realizza che di fatto è insoddisfatta e piuttosto che ricorrere ad un toy-boy come suggerisce Jazz ascolta il consiglio di Hannah e va in terapia di coppia. Peccato che invece di risolvere le cose le complicherà in un escalation di eventi surreali.
Anche Hannah, di fatto, vive una vita apparentemente perfetta ma di fatto non lo è e sempre grazie alla scarsa diplomazia di Jazz ne viene duramente a conoscenza.
Ero arrabbiata per buona parte del romanzo a causa del comportamento di questi mariti e non solo per solidarietà femminile, la povera Cassandra si trova a subire tutta una serie di ingiustizie anche sul lavoro e quindi tra lei e Jazz alla fine non si capisce chi sta peggio!
Per fortuna, in un modo o nell'altro le loro vite ritroveranno un equilibrio e si rinnoveranno proprio come la loro amicizia messa a dura prova.
Ma, c'è davvero un assassinio o s'è trattato di una disgrazia? Solo un lettore attento può capirlo prima dell'ultimo capitolo nonostante gli eventi fuorvianti.
Ironico al punto giusto, duro come sa essere la realtà, in poche parole molto vero. Consigliato non solo alle donne ma anche agli uomini che forse così potrebbero capirci un pò di più :).
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